Dal 2003, oltre quindici anni ininterrotti di attività e di interviste, ricerche, documentari per testimoniare e valorizzare quel patrimonio di cultura immateriale costituito dai ricordi personali, dalle tradizioni, dagli eventi legati alla provincia di Asti, alla sua storia, al suo territorio e ai suoi beni artistici, paesaggistici, gastronomici.
Così è nato l’Archivio Multimediale della Memoria Astigiana con l’intento di fissare, attraverso la videoregistrazione, gli aspetti più significativi di tale patrimonio. E ciò grazie alla “complicità” di testimoni noti e meno noti, di amministratori pubblici, di protagonisti della vita culturale e sociale astigiana. Ed anche alla qualificata consulenza di docenti e studiosi tra cui Piercarlo Grimaldi, Gian Luigi Bravo, Claudio Bernardi ed altri.
Dall’inizio ci ha mossi la convinzione (e anche una responsabilità generazionale) che occorresse
videoregistrare da subito (e archiviare il già registrato) il maggior numero possibile di volti, di voci e di storie, con la consapevolezza che, purtroppo, molto era ed è già andato perduto.
Lo scopo era quello di contribuire, attraverso l’Archivio, alla scoperta/riscoperta di “carte di valore” legate alle nostre comunità e ai nostri territori, attraverso le quali (tenendo conto delle identità e delle differenze) individuare nuovi percorsi di relazione fra le persone, nuovi ponti tra tradizione e innovazione, inedite forme di economia e di qualità della vita.
Le riprese video permettono infatti di documentare non solo le storie, i fatti e i protagonisti della vita sociale ma anche i modi di dire, i proverbi, gli aspetti fonici e le espressioni non verbali (gesti, posture, sguardi) tipici di un ambiente, di un habitat culturale familiare, di lavoro, di quartiere o di paese.
Nel 2015 compiamo un salto. L'Archivio si trasforma in "Banco delle Memorie" grazie ad una collaborazione stretta fra la rivista Astigiani, casa degli alfieri e con il sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e dell'Unione Colli DiVini nel Cuore del Monferrato che ha promosso il progetto.
E questo per aprirsi ad un nuovo linguaggio di comunicazione: il web. Da Asti al mondo, il "Banco delle Memori"e è a disposizione sulla rete globale: tutti i video realizzati sono stati messi online su un nuovo portale internet e sui canali Youtube e Vimeo, con sintesi, descrizioni, approfondimenti e parole chiave utili alla ricerca per i pionieri della rete in continuo dialogo con i social network.
E con collegamenti ad altre realtà regionali che si occupano di memoria popolare, tra tradizione ed innovazione, attraverso a linguaggi visivi.
Questo progetto vuole essere di aiuto allo studio e alla ricerca da parte di studenti, appassionati e operatori culturali nonché di supporto alla comunicazione e promozione del nostro territorio nei confronti di ospiti italiani e stranieri, una cartolina virtuale del nostro paesaggio materiale ed immateriale, da condividere quale ulteriore patrimonio dell'umanità.
Come si può vedere dalla videografia, il progetto ha realizzato e raccolto negli anni più di sessanta video tra videointerviste e documentari più complessi.
Dal 2020 è parte del sito ARchivio TEatralità POpolare con una specifica sezione, in continua implimentazione grazie anche ad un nuovo progetto per la Regione Piemonte per la valorizzazione del patrimonio culturale e immateriale piemontese.